Non una semplice costellazione di stelle del jazz ma una vera e propria supernova, un'esplosione musicale che accende gli "spirituals". Grandi artisti alla rassegna jazz in Capri giunta alla sua quarta edizione. Fabrizio Bosso, trombettista di fama mondiale, accompagnato da Antonio Caps (organo hammond) Elio Coppola (batteria) e Walter Ricci alla voce per la prima serata. L'Aron Golderberg trio, secondo la critica uno dei migliori nel mondo del jazz, per la seconda, ed infine il maestro Tullio De Piscopo con Antonio Onorato (breath guitar) Joe Amoruso ( piano) Dario Deidda (basso) Luigi Di Nunzio (sax) per la terza.
Tre serate di altissimo livello contraddistinte da un dialogo musicale perfetto e ricco di collante tra i musicisti, uno swing irresistibile che assimilato al linguaggio del corpo si tramuta in abbracci avvolgenti e carezze sulle spalle nude, un prendere per mano lo spettatore per condurlo in un cattedrale della musica attraverso una minuziosa archeologia del suono.
Una fotografia sonora che racconta la storia del jazz dai suoi albori, partendo dagli immigrati che scoprono un nuovo mondo danzando la gioia per le strade di New Orleans, fino ad arrivare ai nostri giorni, alle immagini di un Mediterraneo che cerca la gioia nelle piccole cose, nonostante la malinconia.
Una musica suadente come una donna sensualmente bella, di quelle che non noti subito perché non è omologata agli standard estetici ma basta un suo sorriso spontaneo mentre accosta la testa alle spalle e ti inchioda lo sguardo incantandoti. Il jazz come metafora della nostra vita, come un accordo di attesa, che ogni volta che viene suonato ruota nell'aria cercando la musica che lo completerà.
Se esiste un Paradiso io lo immagino con lo sfondo dei quadri di Diefenbach, illuminati dal sorriso delle ragazze della Nesea e sono sicura che si suona il jazz.
"Mai ho sentito discordia così musicale, tuonare così dolce"
Angella Antonella Chiaiese