Da perfetti sconosciuti a sconosciuti perfetti: quando il vento del nord scompiglia la costruzione di una frase e di una vita.
Una mail inviata per sbaglio e dal caso nasce il caos, una "e" si aggiunge furtivamente all'indirizzo mail ( Leike al posto di Like ) e si trasforma in congiunzione di esistenze. La corrispondenza tra Emmi e Leo è narrazione di due anime, veicolo di emozioni sui declivi e le distese del paesaggio emotivo, un testa a testa mozzafiato che diverrà un testa-cuore finale.
I due protagonisti imparano a conoscersi giorno per giorno attraverso i rispettivi scritti, nasce tra di loro una sintonia comunicativa, una rapsodia tzigana, un'improvvisazione di giri armonici di emozioni che a volte si trasforma in toccata e fuga bachiana quando l'acuto della musica interiore diviene troppo intenso perché sono state toccate corde troppo profonde e bisogna staccare la spina che alimenta la corrente sensitiva, rischio il blackout dei sentimenti.
Le loro frasi diventano costruzione di un rapporto, parole come piccoli mattoni di senso e significato, a costruire una città dell'anima, una provincia emotiva, uno stato emozionale, talora costruiscono anche dighe per impedire l'esondazione del cuore e binari per prevenire deflagrazioni di percezioni. La piece teatrale non delude le aspettative del curioso lettore dell'omonimo libro, Chiara Caselli e Roberto Citran sono incarnazioni perfette dei personaggi, Emmi è un vero e proprio ciclone, una bomba emotiva ad orologeria, una donna forte che non ha paura di camminare scalza sul terreno delle proprie emozioni, a costo di ferirsi con le schegge del suo stesso cuore spezzato.
Leo è un uomo sensibile ma deciso che usa la sua fragilità come forza e non come scudo o corazza, indossando i sentimenti provati. Entrambi scoprono che niente è mai come sembra o come ci si aspetti e che il vento del nord notoriamente gelido, è solo uno spiffero dell'anima se il calore dei sentimenti gli fa da barriera, un vento che scompiglia le parole sullo schermo e cambiandone la disposizione ne orienta il senso, e non ci sono punti cardinali che tengano quando la bussola del cuore ha scelto già la rotta della sua navigazione.
Angela Antonella Chiaiese