Immaginate la piazzetta al crepuscolo, sovrastata da un cielo color mauve, sembra quasi di poterci vedere Icaro che sornione fluttua tra le nuvole color caramella, anche le sedie ed i tavoli sono sospesi e svolazzanti, hanno un'anima che danza, e soprattutto è semi deserta, c'è solo un uomo sulle scale che la osserva incantato reggendosi ad un sottile bastone, quasi temendo i probabili effetti di una sindrome di Sthendal causata da cotanta bellezza. Non vi parlo di un mio sogno ma di un quadro da sogno, il meraviglioso "La piazzetta" di Mario Laboccetta 1950 ca. visibile nella pinacoteca del centro Ignazio Cerio e non descrivo gli altri per non rovinarvi il gusto della scoperta quando li andrete a vedere, anzi a guardare.
Immaginate ora di avere tra le mani un manoscritto di metà cinquecento, appartenente ai monaci della certosa, di sentire la consistenza della pagine, l'odore della storia , odore di legno di cedro, di incenso, di cera, di inchiostro; osservando la traccia scritta sembra di vedere la mano che con certosina precisione attraversa il tessuto della pergamena ricamando parole . Questo è il testo più antico presente in biblioteca ma è possibile trovare altre rarità tra cui "Gleaning of verse " di William Wordsworth datato 1899 e la corrispondenza epistolare originale tra Ada Negri ed Edwin Cerio. Oggi siamo abituati a trovare libri ovunque ma in passato non era certo così, per esempio la prima opera di Montale "Ossi di seppia" fu stampata in sole mille copie nel 1925, e parliamo di un testo che cinquant'anni dopo avrebbe vinto il premio Nobel.
Ecco ora smettete di immaginare ed andate al centro "Ignazio Cerio", non ve ne pentirete perché "la storia è un grande presente, e mai solamente un passato".
Angela Antonella Chiaiese